E’ pratica comune in tassonomia quella di dedicare il nome delle specie di nuova scoperta ad un collega che ha contribuito in maniera rilevante allo sviluppo della ricerca scientifica, principalmente in ambito biologico o paleontologico. In questo contesto, da parte mia, dedicare una nuova specie ad Aldo è stato un modestissimo omaggio ad una persona straordinaria che, purtroppo, conoscevo solo da poco tempo. Ho avuto la fortuna di conoscere Aldo nell’ambito dei lavori del comitato scientifico del Museo Regionale di Scienze Naturali e nell’organizzazione delle diverse attività avevamo discusso a lungo delle prospettive del Museo in un momento storico cosi difficile. E poi avevamo parlato di evoluzione dei vertebrati e la cosa che mi aveva colpito di più era la sua curiosità di conoscere e discutere il punto di vista paleontologico. In realtà, il nome di Aldo mi era ben noto sin dagli anni dell’università. Nonostante non avessi studiato a Torino, uno dei testi di anatomia comparata che avevo avidamente divorato durante la preparazione dell’esame era il trattato pubblicato da Mazzi e Fasolo “Introduzione alla Neurologia Comparata dei Vertebrati”. E’ uno dei pochi testi universitari che ancora conservo come una reliquia! Per quanto riguarda il fossile, Eoengraulis fasoloi, si tratta dell’engraulide (la famiglia delle acciughe, per intenderci) più antico. Il fossile in questione è particolarmente importante poichè ci consente di osservare le caratteristiche scheletriche craniali ancestrali del gruppo più importante degli engraulidi, e cioè quello che comprende le acciughe a distribuzione cosmopolita e quelle a distribuzione atlantica (la specie ittica più intensamente pescata al mondo è proprio un acciuga che appartiene a questo gruppo!). Quando lo abbiamo scoperto, ho subito pensato che trattandosi della “prima acciuga” ed essendo le acciughe il pesce tipico della cucina piemontese, non poteva non essere dedicata ad uno scienziato piemontese. E chi meglio di Aldo! Purtroppo, nonostante l’articolo fosse stato completato già lo scorso ottobre, per una serie di ragioni, sono riuscito ad inviarlo alla rivista solo nei primi mesi del 2015…e quindi Aldo non ha fatto a tempo a verderlo.
Giorgio Carnevale, Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Torino.
Pubblicazione:
- Giuseppe Marramà and Giorgio Carnevale (2015). “An Eocene anchovy from Monte Bolca, Italy: The earliest known record for the family Engraulidae”. Geological Magazine. in press. doi:10.1017/S0016756815000278.
Recensioni:
- Telmo Pievani, “Un’acciuga dell’Eocene”. Le Scienze n.564, 03 agosto 2015 (html). Leggi la recensione —->
- Andrea Romano, “La nonna delle acciughe è italiana: si chiama Eoengraulis fasoloi ed è stata dedicata ad Aldo Fasolo
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